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Toccare le proprie zone d'ombra

Accade nella pratica di toccare le zone d’ombra, quei nostri lati umani oscuri che ci spaventano o ci fanno star male e che sembrano vecchi e antichi come le camere di certi motel fermi agli anni ‘70.

Quando si ritorna nelle zone d’ombra la tentazione é quella colpevolizzarsi, quindi di aderire al pacchetto che ovviamente la zona d’ombra propone.

Quando si è nell'occhio del ciclone è cosa buona giusta fermarsi e stare nel corpo sulla sensazione fisica o sul respiro ma certe volte il vento soffia forte e lo stare diventa solo un miraggio, una fievole voce in mezzo ad un’orchestra di archi.

Essere portati via dalla mente egoica con i suoi pensieri e vivere le densità umane può essere quindi quello che ci tocca vivere nel qui e ora che diventa lo spazio ospite di questa esperienza.

L’ombra come sempre porta con sé, se accolta, una più profonda conoscenza di se stessi e dell’umana natura ma anche la comprensione di tutti quei comportamenti esterni che reputiamo folli, incomprensibili e ingiustificabili.

Nell’occhio del ciclone se non distogliamo lo sguardo possiamo vedere in noi stessi il seme di quella follia che dilania il mondo e che noi stessi in primis umanamente e dico anche giustamente condanniamo.

In fondo sono solo pochi anni che abito questo mondo e i miei trenta e rotti anni sono solo un battito di ciglia in confronto all’età dell’umana stirpe che si perde nella notte dei tempi, ma posso sentire profondamente che io umile bipede porto in me l’eredità di tutte queste vite passate così come le portiamo tutti noi che ora siamo qui come la punta di un iceberg che all’apparenza sembra piccolo ma che in realtà ha una profonda struttura celata dall’oceano.

Ecco quindi che nell'occhio del ciclone possiamo toccare quella profondità che se ascoltata ci fa comprendere e liberare non solo noi stessi ma tutta l’umanità da secoli e secoli di lotta, lacrime e canzoni neomelodiche.

Ehm detto ciò…buona pratica a tutti noi e a tutti noi buon inizio di settimana.

(P.s. ringrazio come sempre per la foto i piccoletti che sono sempre fonte d'ispirazione)

-Ale



Accade nella pratica di toccare le zone d’ombra, quei nostri lati umani oscuri che ci spaventano o ci fanno star male e che sembrano vecchi e antichi come le camere  di certi motel fermi agli anni ‘70.
Accade nella pratica di toccare le zone d’ombra, quei nostri lati umani oscuri che ci spaventano o ci fanno star male e che sembrano vecchi e antichi come le camere di certi motel fermi agli anni ‘70.

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