Lei riconosceva l’innocenza nelle persone e le persone innocenti le riconosceva a metri di distanza e spesso me le indicava. Spesso gli si avvicinava mettendogli delicatamente una mano sulla spalla, dicendogli una parola gentile o accarezzandole.
Spesso queste persone scoprivo volere proprio quella carezza o quel conforto e sovente mi bastava osservare quel gesto o quei gesti così fuori dall'ordinaria quotidianità per tornare a casa grato alla giornata e fortunato di aver ricevuto qualcosa di umilmente grande.
Diceva che il mondo per le persone innocenti è duro e difficile e ne comprendevo profondamente la verità e sentivo in queste parole come un balsamo per il mio cuore poiché per la prima volta finalmente qualcuno mi capiva, qualcuno era dalla mia parte.
Riconosceva anche la mia innocenza e spesso quando me ne dimenticavo mi faceva vedere un film in cui il personaggio era l’impersonificazione della purezza e quando gli dicevo che adoravo quel personaggio poiché così innocente lei mi diceva: “Si Ale, perché è come te…”.
Questa era la magia o quantomeno alcune delle magie che accadevano attorno a questo essere cosi speciale che sapeva rendere speciali le persone che la circondavano, ma più che rendere speciali le persone direi che sapeva vedere la bellezza che era in loro, oltre le idee e i luoghi comuni.
Eppure nella sua straordinarietà insegnava l’umiltà di essere così come si è, poiché diceva che è solo riconoscendo e accogliendo completamente la propria natura che si é esseri speciali.
Ecco oggi volevo passarvi questa piccola testimonianza così preziosa per me e spero lo sia anche per voi o quantomeno per qualcuno di voi.
Felice Vita
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