Quanto tempo dedico alle incazzature? Quanto tempo dedico a ruminare la sofferenza e a rimestare calderoni di pensieri rancorosi, colpe, odi e persone da punire?
Sarebbe interessante avere un orologio al polso che oltre a monitorare i battiti cardiaci e i passi fatti, monitori i pensieri incazzosi che abbiamo covato e il dolore quotidiano accumulato nel corpo…
Se lo inventano lo compro subito…
Oddio però non vorrei che poi a fine giornata mi arrivi la notifica che mi avvisa: “Caro Alessandro complimenti, oggi per l’80% della giornata hai ruminato pensieri rancorosi e hai accumulato nel corpo tot kilowatt di sofferenza sufficiente a mandare avanti per un giorno l’illuminazione di una sala del cinema. Ne rimarrei quasi scioccato..meglio di no.
Eppure entrando nella pratica e osservandomi nel quotidiano rimango quasi stupefatto di quanto certe volte la sofferenza interna sia trattenuta, covata per ore, giorni e anche settimane senza alcuna sosta e la sosta sarebbe appunto una benidizione, per il nostro essere e per quel poveretto del nostro corpo che si vede tirato avanti come un mulo in un fare frenetico che per non sentire la sofferenza diventa ancora più frenetico.
Quindi almeno che non si abbia l’aspirazione fotovoltaica ad accumulare dolore su dolore per trarne profitto, perché non darsi delle pausette durante il giorno per ascoltare quello che si muove nel nostro interno?
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