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Potrei essere migliore di adesso...

Immagine del redattore: Alessandro AchilliAlessandro Achilli

Indubbiamente stando alle auto indagini statistiche potrei essere migliore di adesso, migliore sotto vari punti di vista, tecnico, morale, sociale, salutare, spirituale, artistico, fisico, chimico e pure aereodinamico (forse un giorno sarò in grado di volare).

Quindi potrei adoperarmi in un incessante lavoro su me stesso che vada a colmare quelle lacune che non mi permettono di essere completo o realizzato, cercando di evitare il senso di colpa che nasce da quella domanda interessante che sarebbe “Ma ti senti realizzato?”.

Incredibile il ricordo nitido dei pensieri che avevo in prima elementare, già lì con il grembiule nero e la cartella delle tartarughe ninja pensavo a essere migliore dei “compagniucci”, con i migliori voti, la migliore pettinatura, il miglior comportamento, insomma il pupillo delle maestre.

Già li pensavo incredibilmente che nella vita dovevo darci dentro per realizzarmi. Abitudine bella consolidata quella dell’autorealizzazione contando che già da piccoli si impara a correre, come cavalli da corsa, verso futuri se ste stessi migliori che ignorano la vastità del qui e ora.

Ignorare il presente credo sia l’origine di gran parte delle nostre paturnie, poiché quando rinneghiamo il qui e ora, rinneghiamo profondamente l’essere che siamo e rinnegandoci non ascoltiamo e non ascoltandoci ci disconnettiamo da quel qualcosa di vasto e saggio a cui certe volte attribuiamo il nome di Dio.

Ecco perché spesso in questa società si “crede” in Dio e non se ne fa l’esperienza, crediamo in un qualcosa di esterno di immensamente potente a cui spesso oltre alle preghiere rivolgiamo la nostra rabbia, arrabbiati perché incompleti, irrealizzati nonostante il tanto fare, il tanto sacri-ficio (che poi tanto fare sacro non é..).

Fondamentale comprendere che la realizzazione è sempre qui e ora e non dipende dallo sforzo e dal fare.

Si facile a dirsi quando il qui e ora certe volte si trasforma in ostica mancanza e in deleteri se stessi che non vanno bene, ma perché non sentire la completezza anche quando la mente egoica agita davanti ai nostri occhi la bandiera della “mancata realizzazione”?


Indubbiamente stando alle auto indagini statistiche potrei essere migliore di adesso, migliore sotto vari punti di vista, tecnico, morale, sociale, salutare, spirituale, artistico, fisico,
Alessandro Achilli: potrei essere migliore di adesso?

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