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Immagine del redattoreAlessandro Achilli

Le parti di noi che odiamo

Avete per caso certi vostri atteggiamenti che "odiate"?


Avete certe parti di voi che al primo viaggio verso i cassonetti frullereste nell'indifferenziata?


Se non é il vostro caso allora potete tranquillamente non leggere questo post e andare a vedere per esempio il meteo di questo fine settimana (dicono che torni il caldo...)


Ma se al contrario siete del fan club di quelli che "porca miseria sono sempre il solito o la solita.." allora siete i benvenuti.


Come fare allora quando dichiariamo guerra a noi stessi? Perché è di quello che si tratta...e la guerra ce la dichiariamo certe volte nelle maniere piú creative subdole e silenziose.


Ce la dichiariamo ripetendo gli errori e dandoci nuovamente addosso, ce la dichiariamo confermando abitudini deleterie, confermando certi modi di relazionarci o anche certe relazioni. Addirittura ci dichiariamo guerra nel modo di vestirci, di camminare e di mangiare. Immaginate la stanchezza che porta tutto ciò..


Per esempio sovente in una boutique di alta moda, compravo abiti aderenti perché andavano di moda poi però camminavo come il robot C-3PO di Guerre Stellari.


Scomodissimo in quello scafandro ero combattuto fra il fatto di non essere a mio agio in quelle vesti e una sottostante aspirazione alla comodità e in conflitto con il fatto di non essere come certi fotomodelli o stereotipi maschili.


Guerre interiori a palate e solo direste per una cazzata che riguarda in questo caso il vestirsi, ma questo é appunto un esempio di come l'auto rancore si attivi nelle maniere piú disparate.


Eppure il dolore é sempre dolore a prescindere dalla situazione e il dolore non é una credenza ma una sensazione fisica che il nostro fedelissimo compagno di viaggio, il corpo, con una sensibilità e precisione impressionati ci porta su.


Allora li sta a noi scegliere...Scegliere di muovere ancora guerre su guerre a noi stessi e a certe parti che non vanno bene oppure entrare nella sensazione fisica del conflitto.


Quello stare sulla sensazione fisica porta quello che noi essere umani non possiamo spiegare e chiamiamo Miracolo.


Il resto é pratica, sana disciplina dello stare con quello che c'è e annaffiare quotidianamente la piantina della Consapevolezza che siamo.

In sintesi Amore verso noi stessi, ma anche verso la Vita.


Allora buona vita e per chi vuole e per chi lo sente...buona pratica!


Credo che da ora in poi metterò solo un post cambiando ovviamente la foto con scritto "STARE SULLA SENSAZIONE FISICA".


Avete certe parti di voi che al primo viaggio verso i cassonetti frullereste nell'indifferenziata?
Avete per caso certi vostri atteggiamenti che "odiate"?

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