Credo vi siano vari tipi di imbarazzo..
L'imbarazzo di quando sa fa una papera in pubblico
L’imbarazzo della scelta
L’imbarazzo davanti alle persone che reputiamo “sconosciute”
L’imbarazzo di aver salutato la persona sbagliata
L’imbarazzo di quando si sbaglia qualcosa o di quando si è senza lavoro e incontri per strada chi ti chiede “Ora che fai di bello?”
L’imbarazzo intestinale che può acuirsi in luoghi silenziosi e sacri, come per esempio appunto in chiesa..
L’imbarazzo di quando non sai più che dire e ti sei giocato già la carta delle condizioni meteorologiche.
..e per ultimo ma non per questo meno importante, l’imbarazzo di portare un tuo amico scurrile fra amici per bene.
Varie sfumature d’imbarazzo che al solo rimembrarle possono muovere sensazioni fisiche degne di essere ascoltate e assolutamente non diverse e meno importanti delle sensazioni fisiche mosse per esempio dalla nostra cara fedele compagna di viaggio “Paura”.
Dico questo per evidenziare e quindi non aderire all’idea che vi siano sensazioni o densità più o meno importanti.
Per esperienza personale e intima, ogni densità o sensazione fisica, mossa anche dal più apparentemente insignificante evento quotidiano, è legata come una matassa a gomitoli di altre vecchie densità apparentemente e razionalmente non connesse.
Ascoltane una per ascoltarle tutte e come un effetto domino in questo ascolto ti sorprenderai nel vedere parti di te inascoltate che vengono su come i numeri del superenalotto.
Buona pratica a chi di voi viaggia dentro di se.
-Ale
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