Quanto rancore porto verso il mondo?
Quanto rancore c'é in me verso anche la più piccola situazione che non mi va bene o verso solo una singola persona fra miliardi di esseri umani?
É un indagine che secondo me merita 2 minuti, il tempo di un cafè o per mettersi le mutande (seppur credo che 2 minuti per l'investitura delle mutande sia abbastanza, fatta eccezione per le alzate mattutine in cui le infili per ben due volte al contrario iniziando la giornata con il rancore verso gli slip..).
Quindi quanti grammi di rancore ho nel mio corpo?
Il rancore é interessante poiché viene giustificato da tutte le ragioni del sistema solare e credo che il salvagente della giustificazione ci abbia assicurato un bel bottino di sofferenza, sufficiente per lo sviluppo di varie guerre mondiali, che spero non diventino in seguito stellari..(per ora fortunatamente siamo fermi al film )
La giustificazione del rancore non ci permette di toccare il dolore nel corpo mosso dal rancore, non ci permette quindi di fare la pace con la nostra personale guerra interiore.
É inevitabile che il conflitto interiore non visto si propaghi all'esterno come i cerchi nell'acqua e il mondo esterno é sensibilissimo a questi cerchi.
Li assorbe te li restituisce (certe volte con gli interessi) e addirittura li condivide con gli altri, un pó come i post su fb e credo che il povero pianeta sia diventato un triste social che chiamerei "WARBOOK" anziché Facebook.
Credo che da questa autoindagine nasca la piena responsabilità verso il personale rancore e l'atto umile e colmo di semplicitá dello stare con l'attenzione sulla densitá fisica sia liberare istantaneamente noi stessi, gli umani e il mondo, da secoli condizionati e condizionati di guerra e conflitti.
Per ora però inizio a guardarmi il non trascurabile conflitto verso le mie mutande...
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