Nella foto ho il sole negli occhi...non è che stia meditando. Mettici anche una lieve stanchezza derivante da svariati km di salita..
Comunque c'è anche da dire che questa é l’unica foto frontale che mi hanno fatto durante l’escursione..
A parte queste mani avanti per giustificare il mio auto giudizio mentale...Bè la montagna é tanta roba.
Leggevo che in india vi era o vi é (questo é un mistero) un certo maestro yogi immortale di nome Babaji che viveva (o vive) sulle vette dell’Himalaya..
Lo chiamavano Mahavatar (grande avatar o grande incarnazione divina). Se ne stava lì con il suo intimo gruppo di studenti a praticare.
Si dice facesse miracoli degni di nota...Materializzava cose dal nulla (anche palazzi), appariva all'improvviso nelle diverse parti del mondo, guariva le persone...Insomma diciamo che non ha deluso la mia concezione occidentale della parola Miracolo..
Tutto questo per sollevare la mia domanda evergreen mentale del tipo :“Ma perché vi é sempre la solita storia dell’eremita che se ne sta per il resto dei suoi giorni, nella caverna fra le montagne?”.
Nel nostro gruppo di trekking vi era una signora che aveva l’incredibile dono di parlare mentre si affrontava una salita con una pendenza degna di nota.
Quando umanamente anche lei ha deciso di conservare il fiato per la camminata..si é fermata rispondendo a sua insaputa alla mia “domanda evergreen” dicendo…”Qui vi é un insolito e meraviglioso silenzio.”.
Molti nel gruppo hanno condiviso questo...e premetto che erano tutti umanamente profani di meditazioni o cammini spirituali. Qualcuno ha detto “questo istante di silenzio é l’attimo più bello di tutta la mia settimana.”.
Cavolo avevo ricevuto più di una risposta... Gli antichi omini solitari e saggi credo se ne stessero li ad ascoltare istante per istante l’essenziale meraviglia del Silenzio.
Voi direte: “Bravo hai fatto la scoperta dell’acqua calda”..il che é vero, ma quante volte nel quotidiano, tra una notizia del telegiornale, tra un WhatsApp, o tra un susseguirsi di pensieri, mi scordo
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