Una nuova settimana inizia. Chissà cosa porteranno questi giorni davanti a me.
La mattina quando mi alzo per un lasso di tempo ci penso..
Mi vengono in mente le svariate cose che dovrò fare per i “magnifici sette” (intendo i giorni). “Ma sarò in grado di farle queste cose?”, “Riuscirò a farle tutte?”, “Riuscirò a rispettare le scadenze?” oppure “Spero di non ripetere gli errori della scorsa settimana”.
E’ buffo alzarsi con la “guardia alzata”, ma capita.. Almeno a me.
Che poi ho pure flussi migratori di formiche in bagno.. Mai capitato (intendo di avere formiche nel bagno).
Ma anche loro avranno una settimana davanti e immagino quanto lavoro avranno da fare.
Ma perché pensare al futuro? Lasciamo in pace questo futuro. Lasciamo in pace pure le formiche.
Che poi di pace ve n'è così bisogno.
Come posso anelare a una pace esterna se dentro di me vi é la guardia alzata anche verso una sola settimana?
Sì è una sciocchezza ma non è anche quella mancanza di pace?
Credo proprio di si.
Allora cara la mia settimana facciamo che vengo in pace, facciamo che non devo completare tutte le cose che devo fare, facciamo che posso ripetere anche gli errori della scorsa settimana..
Facciamo che sono in pace con me stesso.
Auguro anche a Voi tanta pace e come citava una canzone “Sia tenero il mattino a riposarvi il cuore e a sciogliervi nel latte un dito di allegria.”
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