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Immagine del redattoreAlessandro Achilli

Sono consapevole di respirare?

Sono consapevole di respirare? Domanda essenziale che suona di scontatezza ma non troppo..

La domanda opposta sarebbe e se non ho questa consapevolezza di cosa sono cosciente e cosa alimento?

La domanda sul respiro la faccio spesso nei miei incontri e la faccio spesso anche a me stesso quando sono invischiato nel fare fare fare o nel pensare pensare pensare.

Li il respiro diventa così impercettibile e costretto, che certe volte mi domando se veramente respiro o se faccio una inspirazione al mattino appena alzato, poi 14 ore di apnea e alla sera prima di andare a dormire concludo con una bella espirazione..

Cavolo complimenti alla mia capienza polmonare, dovrei fare immersioni..

Scherzi a parte, porto questa riflessione sulla consapevolezza del respiro poiché certe volte si entra in una maniera di vivere il quotidiano lievemente accelerata, costantemente immersa in pensieri, preoccupazioni, programmi e cose ancora da fare che ci si dimentica appunto (quantomeno io) in maniera abbastanza istantanea di avere un respiro.

Ci si dimentica la consapevolezza di avere un corpo e per dirla tutta ci si dimentica proprio della CONSAPEVOLEZZA stessa.

Ovviamente ora non sto dicendo che vi sia un modo giusto o sbagliato di vivere il quotidiano...sia mai. Direi piuttosto che oltre al modo che si conosce e che conosco ve ne é anche un altro abbastanza interessante che merita quantomeno due minuti al giorno di pratica.

Detto ciò buon inizio di settimana e perché no, buona consapevolezza di avere un respiro.

-Ale




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