Molto spesso ci rammarichiamo...
Ci abbattiamo poiché nonostante si pratichi la meditazione da molto tempo e nonostante si sia lasciato andare quel vecchio comportamento "promotore di sofferenza"...Ci si ritrovi in un istante o certe volte per un giorno “ed altre certe volte” per settimane, ad agirlo...
Ci si ritrovi in quel “vecchio mood”, fatto di ripetizione e si.. anche di dolore.
Lo vedo in me stesso: “Ma come!?….Sono stato con cura su quella densità emozionale che mi muoveva o che mi faceva rimanere impietrito...credevo di averci fatto la pace….di averla lasciata andare….
..Invece eccomi di nuovo qui...di nuovo qui nella ripetizione...un passo avanti e centro indietro.. ..Dopo tutto questo tempo passato a praticare...uff!”
Non so se vi sia mai capitato…
Eppure è proprio lì che puoi cogliere la meravigliosa occasione di stare con quello che c’è. Poiché in verità quello che c’è qui ed ora...è l’unica cosa che c’è…
Ed allora ci vuole tanta santa pazienza ed ascolto. Soprattutto quando si entra nella modalità “doppia freccia”. Ossia vi è una densità nel corpo e te resisti quella densità mettendoci sopra un bel carico da 90.
Ed anche in quel caso puoi cogliere l’occasione di stare ad osservare con gentilezza il tuo “supplementare carico da 90”..(chissà se mi sono spiegato).
Quindi il punto è stare.
Stare con quello che c’è qui ed ora. Fermarsi quando la tempesta imperversa.
Un sostegno può essere il respiro poiché accade qui ed ora.
Si sono frase dette e ridette...ma in verità osservate con quanta facilità si scordino.
In verità è importante l'umiltà nel praticare quotidianamente e come si può istante per istante.
..Poi può accadere che all’improvviso “Qualcosa è cambiato” (come il titolo del fikissimo film con Jack Nickolson).
..ed allora Buona Pratica….(e lo dico a gran voce a me stesso).
Vi invito ad ascoltare e scaricare lo stupendo lavoro sonoro creato con la mia cara amica e maestra Marina Borruso: "Mantra della Presenza". Ecco il link: http://www.marinaborruso.net/.../1329-mantra-della-presenza
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