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"Meditation spa"

E’ interessante vedere come un percorso spirituale può essere trasformato in una “spa del benessere”.

Attenzione non parlo degli altri, ehm cioè…ho visto accadere questa conversione molte volte anche in situazioni esterne, ma la parte interessante è quando la attuo io.

Appioppo alla meditazione e alla Presenza il benessere e se putacaso capitano le giornate “no” in cui si accendono i riflettori sul melodramma, allora li la Presenza lì non c’è, la “Spiritual spa” è chiusa per ferie o per guasto (per non dire “per lutto”).

In un certo senso è vero che la meditazione non mi evita la ruota bucata sotto un bel temporale di marzo, non mi evita una multa presa un anno fa a Pinerolo, non mi evita l’incontro con un pastore maremmano lasciato distrattamente libero con annesse reazioni fisiologiche del sottoscritto.

Figuriamoci se mi evita la tristezza, la solitudine, lo smarrimento o la paura con i suoi derivati.

Ovviamente la domanda che mi veniva su (e anche ora certe volte mi viene su) era: “Ma per quale cazzo di motivo medito se addirittura certe volte sto peggio di prima che non meditassi?”

Poi ho compreso che l’ombra diventa più evidente quando vi è la luce.

Spero solo che questa comprensione non mi porti ad aprire una spa di lampadine e lampadari, tenendo conto del fatto che non si apre in quattro e quattr’otto.

Auguro una buona giornata a tutti sia questa più o meno luminosa.

-Ale





 
 
 

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