Solo al pensare della parola PAURA nel corpo si muove qualche cosa vero?
In verità la sento proprio come sensazione fisica… Che poi la si attribuisca a fattori esterni quello è un altro paio di maniche..(chissà perché si dice così “un altro paio di maniche”...).
Per esempio da piccolo attribuivo la paura all’interrogazione della cattivissima maestra di italiano delle elementari. Solitamente l'interrogazione era il lunedì mattina...quindi la paura veniva solitamente coltivata tutta la domenica…
Da adolescente la attribuivo al fatto di essere riconosciuto dal branco o di piacere alle ragazze...poi dai 20 ai 30 visto che praticavo Karate a alti livelli era quella di essere un Karateka degno di questo nome e in grado di passare il ligio esame della commissione dei maestri..
Anche lì, le notti antecedenti l’esame del passaggio di cintura erano in bianco e con sfumature tendenti al grigio scuro o blu tenebra..
Ora mi mi accade di attribuirla ad altri fattori esterni molto simili per certi versi a quelli elencati precedentemente..(ovviamente non vi é più la maestra delle elementari)…ma il meccanismo è sempre lo stesso...Solo che ora sto come posso nella sensazione fisica pura e semplice..
...E stare le nella sensazione fisica della paura é un po' come quelle trame dei film in cui il protagonista si accorge di aver sognato tutto..(per esempio in "C’era una volta in America", dicono che il protagonista interpretato da De Niro si sia sognato tutto...ma é vera questa cosa?).
Si stacca la spina ai pensieri e si sta sulla sensazione fisica qui e ora...L’essenza della semplicità, proprio l’abc del vivere integri.
Eppure quante volte per abitudine culturale questo abc diventa “adfòfjgfjgklhjgkhghhjlfgòlj@€43.;#ù*]45”?
Tante volte...Nel mio caso sfioro 70 volte 7...
Allora buona pratica a me e a tutti voi!
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