Il turbinio della mente con le sue variegate ansie, cose da fare, futuri anteriori, prossimi e passati remoti…è simile a un banco di nebbia.
Ti ci ritrovi immerso certe volte improvvisamente, certe volte in maniera lenta e graduale.
Sovente a questo turbinio si associa una sensazione fisica di scomodità, accompagnata sotto braccio a mo 'di "marcia trionfale”, da pensieri ripetitivi e “poveri piccoli me”.
Più che marcia trionfale direi che si tratta di una “retromarcia pagurosa” che può trasformarsi anche in una prima marcia rabbiosa, spesso udibile ai semafori da autisti in preda alla collera poiché il tizio davanti é restio a partire nonostante il verde.
Insomma varie sfumature e atteggiamenti attuati a seconda della situazione in cui ci si trova che danno proprio la sensazione di essere in un banco di nebbia.
Io un banco di nebbia l’ho incontrato proprio questa mattina, ci siamo scambiati il buongiorno, qualche convenevole “come stai?”, e vecchi luoghi comuni da raccontarci, poi ognuno per la sua strada..
Certo posso avvertire ancora addosso a me il suo umidiccio, ma accade che certe cose lascino la scia un po come fanno le barche con il mare e che bello poter essere come il mare che si fa attraversare da tante imbarcazioni e venti pur rimanendo nel profondo quieto e vasto.
Bello pure scoprire che tutti noi abbiamo questo mare e che nessuno è esente dalla sua pace e naturale quiete.
Interessante anche notare il fatto che io parli con i banchi di nebbia, mica è da tutti o quanto meno credo…
Come sempre felice e quieta giornata a tutti noi e vi aspetto nel mare della consapevolezza con le sessioni individuali de IL CANTO DELLA PRESENZA: https://www.alessandroachilli.com/.../sessioni...
Comments