37 anni e sentirli… (attenzione oggi non è il mio compleanno). Perché questi anni che si hanno (scusate il gioco di parole), non tocca sentirli, io me li ascolto.
In fondo ho solo 37 anni da sentire mica tanti, poi quando ne avrò a sufficienza da avere una lunga barba bianca come Mago Merlino, farò proprio come lui mi metterò una camicia hawaiana (che già ne ho a sufficienza) e me ne andrò a Honolulu ad ascoltarmi i miei 250 anni (ovviamente scherzo…credo).
Programmi per il futuro a parte, la domanda é perché ci si è allontanati dal sentire? Dall’ascolto di noi stessi e quindi dell’altro?
Credo, forse per sostenere i ritmi di questa società? Per adeguarsi agli altri? Per la paura di rimanere soli?
Chissà...le domande che mi vengono su sono un po', ma le domande seppur certe volte fondamentali si possono mettere da parte per tornare all’unico vero “strumento” che qui e ora ci permette l’ascolto, il sentire, ossia questo capolavoro di ingegneria che il corpo é.
Sentire il respiro, la vibrazione che vi per esempio in una mano, o anche la sensazione di una qualsiasi emozione. Bello scoprire che il famoso ascolto di se stessi sia estremamente semplice e fisico, e non passi da un'idea.
Una bella scoperta questa dell’ascolto che non bada agli anni ma che al contrario credo, con il passare degli anni, diventi ancora più profonda e magica, (guarda per esempio mago Merlino e tanti altri saggi maestri e maestre..).
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