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Sensi di solitudine e la fine della carta igienica

Immagine del redattore: Alessandro AchilliAlessandro Achilli

Quando mediti sei solo con te stesso o con te stessa.

Quando il cane ti lascia il sasso sul pianerottolo e tu uscendo la mattina presto ci appoggi il piede sopra prendendo una bella storta..anche in quel caso sei solo con stesso e con le imprecazioni del caso.

Quando saluti tutti gli amici, rientri a casa e ti accorgi di aver preso per sbaglio il cell (uguale al tuo) di un tuo amico, anche in quel caso sei solo tu con le tue profonde riflessioni sull’accaduto, ma credo che anche il tuo amico dall’altro lato, é solo con le sue riflessioni mentre cerca il telefono sparito.

Dicono pure che si nasce e si muore da soli e che certe cose si affrontano da soli…(madonna che mattonata di frase).

Puoi essere solo mentre guidi in mezzo al traffico, quando lasci o vieni lasciato, alla fine di una festa, quando buchi la gomma, quando ti metti le mutande al contrario, o quando la carta igienica è finita e fail il noto passo del pinguino per andarla a recuperare.

Insomma non mancano le occasioni per essere da soli, eppure chissà perché lo stare da soli certe volte sfocia nel sentimento spiacevole di solitudine.

Forse perché siamo esseri che necessitano di altri esseri, forse perché ci siamo disabituati allo stare da soli o forse perché dentro si attivano meccanismi di separazione da qualcosa...chissà..

Io credo che certe volte ci sentiamo soli (anche in mezzo agli altri e peggio ancora nelle folle) perché non ascoltiamo la solitudine quando appare. Quante volte ho rinnegato certi momenti di solitudine, (ehm tutt’ora mi accade).

La vorresti prendere a pugni o a calci volanti, ma come tutte le cose più la rinneghi e più ritorna. Come tutte le sensazioni è il corpo che riverbera la sensazione fisica della solitudine e quando qualcosa riverbera, può essere ascoltata e quindi accolta.

Detto ciò buon ascolto a chi vuole ascoltare e per quanto riguarda la carta igienica al cesso...meglio abbondare di rotoli onde evitare nuovi sensi di solitudine accompagnati a goffi passi da pinnipede.

-Ale



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