Si può essere liberi dalla preoccupazione di un futuro incerto acuito da questo intenso periodo storico?
Se rispondessi di si a questa domanda allora forse qualcuno si aspetterebbe umanamente da me, umile bipede, una soluzione, un metodo per sanare o una cura che viene dall'esterno e in tutto ciò sottolineo che non vi é assolutamente nulla di sbagliato.
Vorrei però in questo post, spostare il focus su noi stessi e non sull'esterno.
Quindi ritornando alla domanda su come lasciare andare l'ansia, potrei rispondere "ritornando a noi stessi", rimanendo in noi stessi quando la sensazione fisica dell'ansia appare.
Stare ad ascoltare quella sensazione fisica.
All'inizio noterete un tira e molla dell'attenzione fra i pensieri della mente che ti riportano su nella testa e la sensazione fisica. Pensieri che confermano assolutamente l'ansia, attribuendola a cause esterne assolutamente fondate.
Quindi li vi é la pratica, la pratica dello stare sulla sensazione fisica con buone dosi di gentilezza e santa pazienza, e questo stare che ha le sue radici nell'essenza della semplicità, in realtà contiene la grazia della liberazione dalla sofferenza della mente egoica.
Ecco la saggezza che nasce dall'ascolto. Quindi quando appare l'ansia, appare per essere ascoltata, appare per essere liberata e non per essere temuta, respinta o combattuta.
La vitalità cristallizzata nel corpo in una densità, nella forma per esempio in questo caso dell'ansia, bussa alla nostra porta per essere accompagnata fuori, ma umanamente certe volte la teniamo segregata in casa, prigioniera nel nostro corpo.
Allora l'ansia, quando appare, diventa una meravigliosa occasione di pratica, diventa una via di consapevolezza, una via verso la luce della conoscenza di noi stessi e non una spada di Damocle da temere.
Se avete domande o siete curiosi di approfondire questi bellissimi insegnamenti che a me e a tante altre persone hanno cambiato felicemente la vita iscrivetevi alla mia newsletter: https://www.alessandroachilli.com/iscrizione-alla-newsletter
Comentários