Il Latifondista Ego e le sue proprietà
- Alessandro Achilli
- 10 set 2022
- Tempo di lettura: 1 min
Certe volte all’apparire di una spiacevole sensazione fisica nel corpo l’abitudine culturale coltivata è quella del non stare ad ascoltarla.
Quindi per non ascoltarla si intraprendono le più disparate attività, dall’attraversamento a piedi del deserto dei Gobi alla scalata a mani nude della montagna più alta del mondo, l’Everest…Ovviamente scherzo…
Alle vette io preferivo (e tutt’ora non sono esente da ciò e devo stare abbastanza attentino) vagare senza meta nelle lande desolate dei social, dare la colpa fuori, mangiarmi un dolce a mezzanotte consapevole (o forse no) del fatto che l’impresa titanica del digerire spettava tutta al mio povero stomaco, oppure spegnermi in abitudini antiche come certi mobili di antiquariato invenduti e fermi lì chissà da quante generazioni..
E’ che se poi ci si ascolta veramente, il signor “latifondista ego” comincia a perdere terreni e ovviamente tutto ciò non é che gli vada proprio a genio. Comprensibilissimo.
Tempi duri questi per certi latifondisti, che alla perdita delle proprie proprietà terriere mettono in atto le più astute rappresaglie e rivendicazioni.
Sia mai che questa “mia” riflessione passi per una guerra all’ego umano, al contrario forse questo é un invito all’ascolto e certe volte anche i cuori più duri se accolti e ascoltati, si lasciano e lasciano andare.
Detto ciò ora parto per l'Everest (scherzo di nuovo però mi piacerebbe un giorno andarci..)
Vi auguro una felice giornata fatta di ascolto
-Ale

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